Caso clinico a cura dei dott. Vicari e Tanga
CASO CLINICO: Minù
Autori: dott. Vicari, DVM, dott. Tanga, DVM, Clinica Veterinaria Etiopia srl (Roma)
SEGNALAMENTO
- Minù
- Cane Maltese
- Femmina sterilizzata
- 8 anni e 1 mesi
MOTIVO DELLA VISITA
Portata in visita per dolore con difficoltà motorie sul treno posteriore.
ANAMNESI
- Da circa 2 giorni cammina male col treno posteriore
- In passato ha effettuato risonanza magnetica dove si evidenziavano delle
protrusioni discali gestite con terapia medica - Al momento non assume farmaci
- Non vengono segnalate altre patologie in passato
- Vive in casa come unico cane
- Mangia dieta umida
- Ultime analisi effettuate 1 anno prima; a luglio 2023 effettua ecografia cardiaca ed
addominale: assenza di alterazioni significative. - Vaccinata e trattata con antiparassitari
ESAME FISICO
- Peso 3,6 kg bcs 3 su 5
- T 36,8°C pressione sistemica 155 / 119 / 111 mmHg FC 160 bpm Fr 20 apm
- Linfonodi nella norma, mucose rosa, odontolitiasi
- Afast e Tfast negativi per versamento cavitario
VISITA NEUROLOGICA
- Postura cifotica
- Atassia spinale
- Paraparesi deambulante peggio a destra
- Riflessi spinali nella norma sui quattro arti
- Significativa algia alla palpazione del rachide toracolombare
- Nervi cranici e reazione alla minaccia nella norma
PROBLEMI PRINCIPIALI
- Sospetta patologia toraco-lombare
- Moderata malattia peridontale
DIAGNOSI DIFFERENZIALI
- Patologie degenerative (estrusione / protrusione discale)
- Patologie infettive / infiammatorie (meno probabile)
PIANO DIAGNOSTICO
- Emocromo
- Biochimico con proteina c reattiva
- Elettroforesi
- Emogas
- Radiografia laterolaterale e centro dorsale
- Risonanza magnetica e tomografia
EMOCROMO
- RBC 6,45 – range 5,10 – 8,5 10^6 mcL
- Emoglobina 15,3 mg/dL – range 11 – 19 gr/dL
- MCV 69,1 – range 60 – 76 fL
- MCHC 34,3 – range 30-38 gr/dL
- WBC 7,81 – range 6 – 17 10^3 mcL
- PLT 332 – range 117-490 10^3 mcL
BIOCHIMICO
- Urea 41,42 mg/dL – range 15 – 50
- Creatinina 0,20 mg/dL – range 0,5 – 1,8
- Fosforo 3,63 mg/dL – range 2,6 – 6,2
- Colesterolo 155 mg/dL – range 156-369
- Trigliceridi 37 mg/dL – range 30-112
- ALP 64 U / L – range 16-119
- GGT 9,58 U / L – range 0 – 11
- ALT 63 U / L – range 15 – 78
- AST 40 U / L – range 21-44
- Albumina 4 gr/dl – range 2,8 – 4
- Globuline 2,2 gr/dl – range 2,6 – 3,9
- Lipasi DGGR 172 – range 20-160
- Urea 41,42 mg/dL – range 15 – 50
- Creatinina 0,20 mg/dL – range 0,5 – 1,8
- Fosforo 3,63 mg/dL – range 2,6 – 6,2
- Colesterolo 155 mg/dL – range 156-369
- Trigliceridi 37 mg/dL – range 30-112
- ALP 64 U / L – range 16-119
- GGT 9,58 U / L – range 0 – 11
- Bilirubina 0,24 mg/dL – range 0- 0,45
- ALT 63 U / L – range 15 – 78
- AST 40 U / L – range 21-44
- Albumina 4 gr/dl – range 2,8 – 4
- Globuline 2,2 gr/dl – range 2,6 – 3,9
- Lipasi DGGR 172 – range 20-160
- Sodio 142 mmol/L – range 146 – 156
- Potassio 4,2 mmol/l – range 3,8 – 5,1
- Glicemia 89 mg/dl – range 79 – 126
- Lattati 0,6 mmol/L – range 0,5 – 2
RADIOGRAFIE
RISONANZA E TOMOGRAFIA
DIAGNOSI PRESUNTIVA
ERNIA T12-T13 CON COMPRESSIONE TIPO WHITE DISK
ERNIA T13-L1 DESTRA CALCIFICA
PIANO TERAPEUTICO
- Ringer lattato 2 ml kg h
- Metadone 0,2 mg kg sc q4h
- Meloxicam 0,1 mg kg sc in ingresso poi sostituito con prednisolone 1 mg kg
sc sid - Evexia plus in compresse sid
- Confis ultra in cpr sid
- Tramadolo 2 mg kg bid
In base al controllo neurologico e clinico, controllo del dolore si valuterà se effettuare decompressione per l’ernia calcifica ma continuerà la terapia precedentemente impostata.
CONCLUSIONI
L’ernia del disco toraco-lombare è una delle patologie spinali, più frequenti nel cane, rara nel gatto. Consiste nella fuoriuscita del disco intervertebrale dalla sua sede fisiologica.
Le razze condrodistrofiche (es. Bassotto, Pechinese, Beagle, Bouledogue Francese) sono predisposte a una metaplasia discale di tipo condroide, con disidratazione del nucleo polposo che viene sostituito da fibrocartilagine. Questa può verificarsi già ad un anno di età e può portare alla rottura dell’anello fibroso con conseguente erniazione di nucleo polposo all’interno del canale midollare (in passato definite come ernia discale Hansen di tipo I, estrusione).
Le razze non condrodistrofiche invece sono più soggette a una degenerazione discale fibroide, che avviene dopo i 7 anni di età, caratterizzata da assottigliamento delle fibre dell’anello fibroso e aumento dello spazio tra di esse con conseguente protrusione nel canale vertebrale (in passato definite come ernia discale Hansen di tipo II, protrusione).
Un ulteriore tipo di ernia discale è rappresentato dalle estrusioni acute, non compressive, di nucleo polposo idratato (ANNPE) che si verificano quando il disco intervertebrale non degenerato è soggetto a forze sovra-fisiologiche che lacerano le fibre dell’anello fibroso portando all’improvvisa erniazione di nucleo polposo all’interno del canale vertebrale, a cui consegue un danno contusivo al midollo spinale.
Mediante lo stesso meccanismo per cui avviene una ANNPE, qualora il nucleo polposo fosse idratato, si può parlare di estrusione di nucleo polposo idratato (HNPE) se oltre al danno contusivo si abbia un danno compressivo al midollo spinale.
Minu’ mesi prima della attuale recidiva aveva presentato una estrusione discale che nel tempo è divenuta una ernia di tipo calcifico.
A volte il nucleo estruso viene assorbito spontaneamente e il sintomo può diminuire o completamente risolversi. Tuttavia, in alcuni casi il materiale estruso può calcificarsi. Si può quindi presentare una riduzione del volume del canale spinale e il tessuto calcificato può comprimere o stimolare il sacco durale e/o la radice nervosa.
La terapia delle discopatie può essere conservativa o chirurgica. La prima consiste in riposo ed eventuale impiego di farmaci antinfiammatori e/o analgesici a seconda dei casi. Può essere presa in considerazione in pazienti al primo episodio e con sintomatologia lieve. La terapia chirurgica consiste nella rimozione chirurgica del materiale discale che comprime il midollo spinale ed è indicata in tutti quei pazienti che non hanno risposto alla terapia conservativa o in quelli con sintomatologia neurologica più grave. Le ernie discali toracolombari invece prevedono normalmente un accesso dorsolaterale o laterale con successiva emilaminectomia o miniemilaminectomia.
Per quanto riguarda le ernie del disco a livello toraco-lombare, è riportato un successo del 54.4% della terapia medica con 14.4% di fallimento e necessità di ricorrere alla terapia chirurgica e un 30.9% di recidiva.
BIBLIOGRAFIA
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