Caso clinico a cura del Dr. S. Giordani
Caso clinico: Pinot
Autore: Dr. Sergio Giordani, DVM, Ambulatorio Veterinario Dr. Sergio Giordani, Ponte Pattoli (PG)
Segnalamento
- Gatto, europeo
- Maschio castrato
- 2 anni
Pinot è stato da me valutato per la prima volta a causa di una presunta cistite recidivante e non resposinva a terapia medica (prednicortone, pradofloxacina, vitamina k). (14/11/20)
I proprietari riferiscono che negli ultimi tempi nonostante la terapia medica in atto manifesta episodi di eliminazione inappropriata, dolore alla minzione e presenza di sangue nell’urina. Pinot ha ricevuto un regolare protocolo vaccinale “core” e terapia profilattica per ectoparassiti ma non è regolarmente sverminato. Non è stato testato FIV-FeLV. Vive in casa con un conspecifico di sesso maschile, ha libero accesso all’esterno. Nei giorni precedenti un nuovo conspecifico femmina di 2 mesi è stato ospitato in stallo in un locale della casa ma non è mai entrato in contatto con Pinot.
EOG: ha evidenziato uno stato del sensorio moderatamente eccitato, mantello opaco in buone condizioni generali, è presente disidratazione (stimata 8%), i linfonodi esplorabili sono nella norma, il peso è di 5,4 kg con bcs di 3/5, la frequenza cardiaca è variabile tra 150/200 bpm, le mucose sono rosee con trc 2 sec, eupnoico, polso femorale presente bilateralmente e sincrono con i toni cardiaci, addome caudale palpabila ma dolente.
La valutazione ecografica dei reni e delle vie urinarie ha evidenziato reni normoconformati e posti in sede, vescica posta in sede con parete ispessita nella porzione ventrale ed alterata stratigrafia, inoltre è presente un’introflessione parietali in corrispondenza della porzione ventrale del polo vescicale craniale, il contenuto vescicale è anecogeno con presenza di sedimento urinario iperecogeno (presenza di artefatto “Twinkling”). Assenti dilatazioni delle alte e basse vie urinarie.
L’analisi di un primo campione urinario raccolto per minzione spontanea ha permesso di evidenziare la presenza di ematuria e numerosi cristalli di struvite associati ad un peso specifico urinario > 1050 e ph 7.
Prima terapia medica ambulatoriale: fluidoterapia s.c. con soluzione fisiologica e meloxicam s.c.
Terapia medica a casa: terapia antibiotica per 7 gg (continua la pradofloxacina), meloxicam sid per os per tre giorni. Terapia complementare: Alimentazione urinary, Cystocure FORTE per os prima bid poi sid per 30 giorni, uso di diffusori di feromoni felini in ambiente interno.
Primo controllo telefonico a 72 h: è presente un miglioramento clinico del soggetto.
Controllo ecografico a 10 gg (24/11/20)
Prime conclusioni: Si pone in diagnosi differenziale un residuo embrionale uracale con una FLUTD.
Prima Recidiva: alla sospensione della terapia medica con Cystocure FORTE, Pinot è stato presentato per disuria 04 Febbraio 2021, si reintroduce la terapia antinfiammatoria fans per 5 gg e Cystocure FORTE, si pianifica un controllo clinico ecografico a breve termine.
Visita di controllo 10 febbraio 2021: esiste un miglioramento clinico ma persistono episodi di ematuria. (12/02/21)
Il soggetto viene dimesso con terapia medica: antibiotica (pradofloxacina) per 7 gg termina il 17 febbraio, Cystocure FORTE e alimentazione urinary.
Visita del 24 febbraio: il soggetto rivisitato per il controllo post terapia antibiotica, peristono alterazioni delle parete vescicale, si programmano indagini colalterali più ampie.
Dopo adeguato tempo di sospensione della terapia antibiotica (15 gg) e antinfiammatoria viene effettuato un esame urinario ed un esame colturale di urina prelevata per cistocentesi in sedazione a completamento test fiv felv ed esami ematobiochimici, soggetto sintomatico (disuria ed ematuria).
Viene posta una diagnosi di cistite idiopatica felina non ostruttiva recidivante, vengono esclusi gli antibiotici dalla terapia di mantenimento ed il soggetto viene dimesso con terapia a lungo termine, alimentare (urinary, Cystocure FORTE) e fans come farmaco rescue.
Soggetto non sintomatico clinicamente, ha risolto quasi completamente il quadro ecografico di cistite. Ad oggi non si sono verificate recidive, persiste tuttavia il sospetto di una malformazione congenita della vescica.
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